Con vivo piacere pubblico i giovanili ricordi di un caro amico, Claudio Aguzzi, che con il suo scritto arricchisce il mio blog dedicato alla Pozzuoli di una volta.
Claudio ha inteso stilare questo "post" come punto di partenza aperto alla collaborazione di chiunque lo desideri; auspicabili commenti, documenti e dibattiti (possibilmente "in presenza"), affinché i puteolani veraci, vecchi frequentatori di "via Napoli", più non si sentano "forestieri" nel calpestare il natio litorale.
Inoltre Claudio ha comunicato che sta preparando un elenco di nominativi, personaggi illustri e comuni, che hanno legato la loro vita e la loro memoria alla vecchia "via Napoli".
Attendiamo con ansia questo "casting" che virtualmente, insieme a queste righe, ci riporterà su questo lungomare affollato di paesani e ricordi giovanili.
Ricordi di un tempo che fu
La via Napoli di una volta
Alla fine degli anni ‘60 si è realizzato un grave
scempio ambientale ai danni del territorio puteolano e dei suoi abitanti. Residui
dell’Italsider ancora fumanti sono stati scaricati abusivamente fino a
ricoprire la spiaggia, il tratto di mare all’interno della scogliera ed oltre. Dove
ora c’è lo strato roccio-ferroso (l’attuale battigia) era mare, profondo fino a
circa 5 metri.
Allora non esisteva una coscienza ambientalista e nulla fu fatto per evitarlo. Fu
subìto supinamente senza che le colpevoli istituzioni facessero nulla. In
quella occasione sono stati sepolti i luoghi della nostra infanzia, il nostro
mondo, fatto di semplici cose, impastate con acqua di mare.
Ma non basta. Pozzuoli ha dovuto fare i conti
anche con le conseguenze del fenomeno del bradisismo.
Infatti, se la fase ascendente degli anni ‘70
provocò la evacuazione del solo rione Terra, la fase ben più cruenta degli anni
’80 ha provocato lo smembramento del tessuto connettivo, realizzando una vera e
propria diaspora del popolo puteolano ed in particolare di quello di Via Napoli.
Non si può immaginare cosa si prova a passeggiare nei
luoghi della propria infanzia e giovinezza e non riconoscerli ed imbattersi
quasi esclusivamente in persone sconosciute, sino a sentirsi un estraneo. E
pensare che una volta ai Gerolomini, conosciuto anche come “abbascio ospizio” eravamo
come una grande famiglia [2].
Ricordo ancora tutti i volti delle persone di allora,
sono impresse nella mia mente e nel mio cuore, specie quelle che non ci sono
più. L’infanzia e la giovinezza vissuta a via Napoli vecchia sono state
qualcosa di meraviglioso. Esisteva un campetto proprio di fronte casa mia, dove
si passava la maggior parte del tempo libero a giocare quasi esclusivamente a
pallone [3].
Le partite più importanti si disputavano contro squadre dei
quartieri vicini e ad assistere si formava sempre un folto pubblico. Anche la
spiaggia era sede dei tanti nostri giochi. Già a maggio iniziava per noi la
stagione balneare, che terminava a novembre inoltrato. I più piccoli che non
sapevano ancora nuotare, si bagnavano all’interno della scogliera, in acqua
bassa (a rint) fino a quando non imparavano a nuotare [4].
Il passaggio al di
fuori della scogliera (a for) avveniva sempre con l’aiuto dei più grandi. Ricordo
il lido Spina di don Fernando, proprio di fronte casa mia ed io uscivo solo col
costume e attraversando la strada mi trovavo già al mare. Da ragazzo trascorrevo
quasi tutto il tempo in acqua e quando era pronto da mangiare mia madre mi
chiamava dalla finestra e mi aspettava sull’uscio di casa con asciugamano e
costume asciutto, perché sapeva che arrivavo sempre tutto bagnato [5].
In quel tempo a Via Napoli funzionavano diverse
terme, le più importanti erano: Terme Puteolane, Terme Subveni Homini, Terme La
Salute e Terme Terracciano, oltre a tante altre minori, a conduzione familiare.
Insomma, Pozzuoli, fino a tutti gli anni ’60 era una ridente località turistico
- balneare che si avvaleva di un bel lungomare, lidi e spiagge [6].
Una volta si viveva di turismo e proprio le tante
terme erano il fiore all’occhiello della città e creavano occasione di lavoro
per centinaia di persone. Oggi, con i gravi indici di disoccupazione che ci
ritroviamo, il mondo delle terme farebbe proprio comodo. E pensare che tanti
paesi vivono prevalentemente col turismo termale, mentre noi le abbiamo totalmente
abolite. Che furbata!
Ecco come si presentava il lungomare di Pozzuoli
(la vecchia Via Napoli) fino agli anni ’60 [7].
Oggi ci ritroviamo a vivere altri momenti di fase
ascendente di bradisismo, con conseguenti scosse. Chissà cosa ci preserva il
futuro. Mentre il suolo si solleva, Pozzuoli ed in particolare Via Napoli andrà
sempre più a fondo? Spero proprio di no [8].
GIOVENTU’
Profumi di gioventù
Brandelli di un tempo
passato
Che ormai non è più.
L’odore dell’erba di mare
a secco per la marea
Mi riporta d’incanto in
quel mondo
In quel tempo che fu.
E rivivo momenti lontani
Riprovo le stesse
emozioni.
Si rincorron veloci
episodi e pensieri
Ritrovo gli amici di un
tempo
Rivedo volti a me noti che
ormai non esistono più.
Poi la logica mente mi
riporta di colpo al presente
La magia s’interrompe
Un lungo sospiro
Segna la fine di un mondo
a me tanto caro.
L’odore dell’erba di mare
è sempre lo stesso
Anche se meno intenso.
Ma tutto il resto è
diverso
Quel mondo oramai
È solo dentro di noi
ragazzi di allora.
Claudio Aguzzi – Agosto 2021
P.S.
Qui di seguito alcuni commenti raccolta dai social su cui l'articolo è stato condiviso:
Brigida Imperiale
La mia infanzia, si passava la cumana attreversata la
strada eri li al mare
Nino Caruso
Che belle pescate dalla scogliera
Ubaldo Daniele
SONO NATO 72 ANNI FA AL RIONE MAROCCHINI I MIEI GENITORI
PERSERO LA CASA A CAUSA BRADISISMO FU OCCUPATA E MAI PIÙ LIBERATA OGNI QUALVOTA
VADO A VIA NAPOLI PER PRENDERMI UN CAFFÈ MI SENTO FUORI LUOGO E TROVO
POCHISSIME PERSONE CONOSCENTI .PER QUESTO DOBBIAMO RI NGRAZIARE SE RICORDO BENE
POSTIGLIONE SINDACO DI QUEL TEMPO CHE FU.OGGI VIA NAPOLI È TERRA DI NESSUNO
SOLO LOCALI E AUTO ANCHE SR IL LITORALE È BELLO MA NON MERAVIGLIOSO COME AI
TEMPI MIEI QUANDO CON UN BALZO STAVO A MARE A RIND .LE 3 SCOGLIERE ERANO UNA
COSA CHE TI FACEVANO SENTIRE A RIPARO DA TUTTO RICORDO I LIDI E I BAGNANTI CHE
FITTAVANO LE STANZE DAI PRIVATI BEI TEMPI I NOSTRI FIGLI CONOSCONO VIA NAPOLI
DALLE FOTO E CI INVIDIANO LA NOSTRA GIOVENTÙ.CIAO A TUTTU I (GIOVANOTTI)DI QUEI
TEMPI
Antonio Ambrosino
Ubaldo Daniele Ti
ricordi di me?quando frequentavamo il bar che stavo vicino alla lavanderia, io
tu Enzo Costigliola e altri amici del tuo rione
Mario Marany
Ciao Ubaldo noi ci conosciamo da moltissimi anni
condivido tutto quello che hai detto ora vivo in provincia di Messina cittadina
ridente sul mare 2 anni fa venni a Pozzuoli per motivi di lutto a via Napoli ho
trovato molto degrado e mi dispiace che la nostra Via Napoli si sia ridotta
così. Ok Ubaldo un abbraccio a te e a Chiara ciao
Ubaldo Daniele
Mario Marany CARO
MARIO ERANO ALTRI TEMPI EALTRI VALORI .TI RICORDI QUANDO TU FACEVI IL CASSIERE
AL BAR QUANTI CAFFÈ TI DOVEVO PAGARE A FINE SETTIMANA .ORA TUTTO QUESTO NON È
POSSIBILE PERCHÉ NON ESISTE PIÙ QUELLA FRATELLANZA DI PURA DI UNA VOLTA .POI TU
UN BEL GIORNO DECIDESTI DI ANDARE A FARE IL CARABINIERE E TI SEI SALVATO AMICO
MIO BEI RICORDI .ADESSO C'È LI SCRIVIAMO VISTP LA VELOCITÀ CON CUI ARRIVANO .OK
TI ABBRACCIO CIAO
Mario Vettore
Spettacolo puro
Vincenzo Daniele
Io sono nato e cresciuto ai gerolomini , e vero bei
tempi era tutto così semplice adesso vivo a milano e quando torno non trovo più
niente della mia infanzia. Però rimane la mia terra pozzuoli sempre con me nel
mio cuore
Rosaria Tafuto
Io abitavo dietro i marrucchini come anche io sono
andata via x lavoro
Interrompi
GIF
Angela Ceraso
Che spettacolo....quanto manca la mia Pozzuoli....ogni
volta che vengo...e devo tornare a Milano...un'angoscia....
Rosaria Tafuto
Non dimenticherò la mia pozzuol
Delia Contini
Buon pomeriggio a tutti anch'io come tanti che vivomo
fuori da anni sento la mancanza della mia terra che purtroppo non è più la
stessa. C'è un degrado nei rapporti interpersonali che non fa più onore ai
puteolani veraci. Oggi i nuovi pensano solo a far quattrini a discapito
dell'ambiente. Peccato. Spero che i veri puteolani che ancora ci abitano alzino
la testa e facciano valere il valore, antico ma sempre attualissimo, socio
economico turistico e culturale della nostra amata Pozzuoli.
Caterina Martiello
Quante passeggiare per via Napoli ma quando posso venire
in Italia non e' piu' uguale
Salvatore de Simone
Bravo Claudio
Rosario D'Oriano
Claudio Aguzzi , il nostro compagno di classe alle medie
Giuseppe Peluso
Rosario
D'Oriano. Si, Rosario. Proprio lui con cui, nel tempo, ho
continuato ad avere contatti. Oltre che su Pozzuoli ha scritto interessanti
notizie sulla avventurosa vita, e guerra, di suo Padre Walter.
Rosario D'Oriano
Giuseppe Peluso
Li ricordo benissimo i
genitori e la sorella Laura. Il padre era panettiere. Ogni tanto ci incontriamo
ancora, quasi sempre sul porto a comprare pesce per i nipotini.
Andavo spesso a casa sua, a
via Vitagliano, perché aveva un meccano con cui giocavamo ore e ore.
Ugo Fiorentino
Come si suol dire "tiemp bell i na vot"
Filomena De Pasquale
Come era bella Pozzuoli che rabbia vederla cosi solo
gente ai locali a mangiare
Lorena Saturno
Che racconto meraviglioso e quanta nostalgia nelle
parole. Pozzuoli era davvero bella tanto tempo fa, adoro vedere le foto di
com'era. Non sono puteolana, ma leggere queste storie è molto interessante e
istruttivo.
Flora D'Auria
che racconto D'amore....stupendo
Filomena De Pasquale
Come era bella Pozzuoli che rabbia vederla cosi solo
gente ai locali a mangiare
Lorena Saturno
Che racconto meraviglioso e quanta nostalgia nelle
parole. Pozzuoli era davvero bella tanto tempo fa, adoro vedere le foto di
com'era. Non sono puteolana, ma leggere queste storie è molto interessante e
istruttivo.
Flora D'Auria
che racconto D'amore....stupendo
Vincenzo Savino
abasc i cammerrin
Giovanni Pisano
un'altra cosa più bella
Massimo Tatanca
Mi chiamo Maddaluno Salvatore puteolano doc dal 1945,
anno della mia nascita nella suite n. 5 delle storiche terme Terracciano di
proprietà di mio zio, anzi, prozio Achille. Ricordo con viva nostalgia ogni
anfratto e ogni scoglio da cui ci si poteva tuffare nelle acque di un mare
ancora balneabile e pieno di vita sottomarina.quanti amici e compagni di
infanzia ho dovuto lasciare e di cui non ho avuto più notizie allorché mi son
dovuto trasferire, nel 1975, a Roma per motivi di lavoro. Qualche nome l'ho
dimenticato ma non ho dimenticato i loro visi che ho impresso nella mia mente
come se li avessi visti ieri.
Rosario D'Oriano
Caro Claudio, le tue parole mi hanno riportato al mondo
dorato della nostra adolescenza e della prima giovinezza, quando eravamo ricchi
di vita e non ce ne rebdevamo conto. Era un mondo fatto di cose semplici ma
genuine . Non avevamo idea dii cosa fosse il benessere, cosa fossero le
comodità, eppure eravamo felici.
Io, personalmente, non mi
sento più contemporaneo, questo mondo ormai lo guardo dal di fuori.
Luigi Roberto Punzo
Una curiosità ed una battuta:
i Puteolani " veraci " sono solo quelli che ancora hanno la fortuna
di vivere a Pozzuoli, oppure anche quelli che, come me, a 18 anni hanno
lasciato la terra natia per il mondo del lavoro nel 1959? Un caro saluto
Corrado Punzo
Luigi Roberto Punzo sicuramente per me
sei "originale e verace", anche perché hai dato onore a questa terra.
Ciao Generale.
Giuseppe Peluso
Luigi
Roberto Punzo. Naturale che "verace" sia
riferibile agli "originari", anche se poi emigrati come te. Ma veraci
lo sono anche gli appassionati ed i forestieri felicemente accasati in questa
splendida Terra..
Maria Perini
La via vecchia di via Napoli mi riporta indietro nel
tempo, con tanti ricordi, colgo l'occasione per salutarla,(poi si è messo in
contatto con mio cugino Nino Caruso)buona giornata
Michele Terrin
Claudio è stato un amico di mio fratello Peppe e
logicamente mio anche più vecchio di loro,quando abitavamo ai Gerolomini
Luigi Roberto Punzo
" I' so' Puzzulaniello e
so' cuntento
e, cchiù ca so' cuntento, me
ne vanto,
pecchè 'sta terra mia ca
spisso canto
è lluce d'arte, storia e
civiltà.
ve basta a ddì' c fu Terra
Romana
pe' ddirve quant'è ricca,
forte e sana....."
Strofe tratte dalla canzone
" 'O panariello maggico...". Versi e musica di Gigi Punzo.